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Articoli filtrati per data: Gennaio 2021

- di M.C. -

Da quasi un anno l’Associazione culturale Genius Loci, presieduta da Bernardo Dell’Aglio, in un progetto guidato da Massimo Sindoni, si sta prodigando, assieme al Comitato di Quartiere Sant’Antonio, per “restituire” al Quartiere di Sant’Antonio l’antica lapide della vecchia fontana/abbeveratoio di Piazza Fontana.

Nel 1957 la fontana fu demolita e la lapide storica del 1639, riportante un testo in latino dal sapore poetico, fu trasferita presso la Biblioteca Comunale di via Regina Margherita. E’ un bene comunale ed è sottoposta alla tutela ed ai vincoli della Soprintendenza dei Beni Culturali. La Genius Loci si è interessata al suo recupero e al suo valore storico, nonchè alla pulitura e alla valorizzazione. Per questo motivo l’8 marzo 2019 ha presentato una formale richiesta alla stessa Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina per avviarne l’iter del recupero, finalizzato all’autorizzazione per effettuare l’intervento di pulitura e di ricollocazione nella stessa zona dove si trovava in origine. Recentemente è stata contattata la Ditta Antonuccio, che rientra nell’elenco dei restauratori autorizzati dalla Soprintendenza, come previsto dall’art. 182 del DL 42\2004. «Abbiamo già provveduto ad informare del progetto di riqualificazione sia il Sindaco Avv. Calabrò, sia l’Assessore alla Cultura, Avv. Dottore - aggiunge Massimo Sindoni - e ci stiamo adoperando insieme a tutto il Comitato di Quartiere di Sant’Antonio, presieduto dall’Avv. Nino Zarcone, affinché questa vecchia lapide, una volta autorizzati al suo restauro, possa essere “restituita” agli abitanti di Sant’Antonio e ricollocata degnamente in Piazza Fontana.»

La lapide di Piazza Fontana

Questa la traduzione del testo della lapide, tratta dal libro di padre Carmelo Biondo, Chiese di Barcellona Pozzo di Gotto, pubblicato nel 1986: «A DIO OTTIMO MASSIMO / FILIPPO IV RE DI SPAGNA E DI SICILIA / PADRI COSCRITTI / GIACINTO CUCUZZA STEFANO LAPIS / GASPARE SOTTILE E CARLO ALESSANDRO / MOLTE VOLTE IL DIO PAN SAZIA LA GOLA CON QUESTA / DOLCE ACQUA / PAN CHE ARDE DI AMORE PER LA DEA SERIADE / QUI SIEDE E LAVA LE GUANCE E TERGE I CAPELLI / LA CASTA DIANA DOPO AVER ABBATTUTO LE TIMIDE FIERE / MENTRE SOFFIAVA IL LIEVE ZEFIRO, RIPOSANDO / SDRAIATO NELL’OMBRA / QUI ANCHE TU VIANDANTE ALLEVIA IL LUNGO CAMMINO / 1639».

30 gennaio 2021

Pubblicato in Comunicati stampa

-di Maria Teresa Prestigiacomo -

Sainte Martine fut une vierge et une martyre du IIIe siècle, car elle refusa d'abjurer le christianisme. Elle fut décapitée dans la capitale romaine.  

Elle est ainsi devenue une des patronnes de Rome et est fêtée le 30 janvier.

Quelle est la signification du prénom Martine ?

Le prénom Martine a pour origine latine martinus signifiant "petit Mars", ou martius pour "guerrier".

Quelle est son histoire?

Le prénom Martine est un dérivé de Mars, dieu de la fécondité et de la guerre chez les Romains. 

Le prénom Martine connaît un essor dans les années 1950 avec l'actrice Martine Carol. C'est ensuite l'héroïne des albums pour enfants Martine qui démocratisera ce prénom. Il existe aujourd'hui 307 000 Martine en France, mais ce prénom, de moins en moins plébiscité par les parents, se fait rare.

Quel est le caractère des Martine?

Martine est une véritable boule d'énergie ! Sa vitalité et son ardeur sont à toute épreuve. Malgré tout, Martine sait être posée et réfléchie. Elle se révèle même parfois très stratégique ! Martine n'est pas une rêveuse, elle a les pieds sur terre. Même si Martine peut paraître sévère et dure, elle est en réalité sensible. Courageuse et entreprenante, elle aime aller au bout des choses, sans se laisser intimider. Elle vous aidera également dans vos projets, et vous conseillera si vous savez l'écouter. Martine n'aime pas que les choses soient faites de travers. C'est pourquoi elle ne délègue pas, au risque d'être parfois exténuée. Le couple et la famille lui sont sacrés. Elle sera une mère et une épouse attentive et aimante. Qui se donnera à fond dans son rôle.

Pubblicato in Comunicati stampa
Sabato, 30 Gennaio 2021 12:30

IL CARNEVALE NEL MONDO

                           

- di Francesca Rossetti -

La parola Carnevale deriva dal latino carnem levare, tagliare la carne della dieta (in osservazione al divieto cattolico di mangiare carne durante la Quaresima) e pur essendo una festa di chiara matrice pagana  coincide con i giorni precedenti alla Quaresima.

Nell' Europa meridionale comincia la domenica precedente il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima e finisce il martedì successivo, detto martedì grasso (dall'uso di consumare un pasto a base di carne e grassi prima della dieta di magro della Quaresima).

                                                       ITALIA

                                         IL CARNEVALE DI ROMA

Il Carnevale di Roma risale al 1300 ed è sempre stato in gara con quello di Venezia per grandiosità pittoresca e per sovrana eleganza. Ill suo momento di maggior successo si è avuto sotto il pontificato di Papa Paolo II  (1466), il quale riportò agli antichi splendori le corse che da sempre si organizzavano durante le feste di Monte Testaccio . Inoltre, ordinò artistiche mascherate organizzandole egli stesso e sostenendone le spese.


Caratteristica del Carnevale romano fu, per molto tempo, la famosa “Corsa dei barbari”: i cavalli da corsa partivano da Piazza del Popolo e, a corsa sfrenata, attraversano il Corso e venivano fermati in piazza Venezia. I proprietari erano patrizi della più alta nobiltà e della vittoria dei loro cavalli si facevano un merito morale superiore al premio dei palii assegnati.


La sera dell’ultimo giorno di Carnevale nelle strade di Roma sfilava un corteo di mozziconi di candele accese. Ognuno cercava di spegnere quella del vicino, difendendo la propria e rappresentando burlescamente il corteo funebre del Carnevale defunto, il cui simulacro veniva arso in piazza del Popolo.

IL CARNEVALE DI IVREA

Il Carnevale di Ivrea è una rappresentazione storica che si caratterizza per il grande coinvolgimento emotivo offerto ogni anno dall’ intera città agli occhi dei visitatori.
In quei giorni, gli Eporediesi diventano padroni della città raccogliendosi attorno ai protagonisti della manifestazione- la Mugnaia e il Generale- e a loro seguito, e dando vita a quell’ affascinante ed unico spettacolo che è la BATTAGLIA delle ARANCE. La vicenda da cui questa festa trae origine risale al 1600, quando i vari quartieri della città festeggiavano ognuno per conto proprio il Carnevale, con violenti scontri. Agli inizi dell’ Ottocento il governo napoleonico sotto il cui territorio si trovava Ivrea impose di unificare i vari Carnevali rionali in un’unica festa in modo che ci fosse un clima più tranquillo e allegro a livello cittadino.


IL CARNEVALE DI VENEZIA

Il Carnevale veneziano risale ai festeggiamenti indetti nel 1662 per la vittoria del doge di Venezia sui patriarca di Aquileia ed inizialmente veniva celebrato il solo giovedì grasso, con gare, fuochi d’artificio, giochi e spettacoli per adulti e bambini. Nel Settecento i nobili si camuffavano con la bauta, una mantellina nera di velluto o seta con cappuccio, alla quale era fissata una maschera a coprire anche il volto; i diversi quartieri della città elaboravano maschere e costumi diversi, così come le varie corporazioni di mestiere. Nello scenario suggestivo del Canal Grande popolo ed aristocratici passavano la notte cantando e bevendo allegramente, mentre centinaia di gondole illuminate scivolavano sulle acque della laguna creando uno spettacolo bellissimo.
Nel 1981 è stata realizzata la fusione tra l’immagine del Carnevale e quella del teatro, rievocando riti medioevali e addirittura festività precristiane. Fino ad allora il Carnevale di Venezia era stato simile a quello di altre città italiane, lasciando a testi e a vecchie fotografie la tradizione dei secoli d’oro della Serenissima.
Oggi invece ci si imbatte in maschere e fantasmi di oro e seta che si aggirano per calli e campielli dando vita ad un vero e proprio stile in cui si fondono Medioevo, Rinascimento e settecento veneziano.

IL CARNEVALE DI VIAREGGIO

Il Carnevale di Viareggio nacque nel 1873, quando ad alcuni “signori” del luogo venne in mente di organizzare una domenica diversa, realizzando un corteo di carrozze addobbate con fiori che andavano su e giù per la Via Regia, strada principale della città. In quell’occasione fu organizzata anche una mascherata di protesta dei cittadini, costretti a pagare troppe tasse, e fu preso in giro proprio il capo degli esattori comunali.
La sfilata piacque molto sia ai promotori che ai cittadini e nacque così l’idea di realizzare ogni anno dei carri che interpretassero umori e malumori della gente.
Da allora i carri in cartapesta del carnevale viareggino rappresentano politici e uomini famosi di tutto il mondo nelle loro debolezze e mancanze e la cosa singolare è che i carri sono animati e muovono le braccia, aprendo bocca e occhi. Su ognuno di essi trovano posto anche ragazzi e bambini che lanciano coriandoli e stelle filanti agli spettatori divertiti.
Durante tutto il periodo vengono organizzate anche feste mascherate nei diversi rioni della città e numerose manifestazioni di spettacolo, sport e cultura.

IL CARNEVALE DI PUTIGNANO

A Putignano, nel Barese, il Carnevale è caratterizzato da alcuni riti di origine popolare e da carri bellissimi realizzati da artigiani del luogo.
Il giorno di inizio dei festeggiamenti è il 26 dicembre con la Festa delle Propaggini (lunghi tralci di vite che vengono interrati per la parte inferiore), rassegna di umorismo e satira in versi e strofe, ispirati a fatti e personaggi della città le cui origini, di carattere religioso, sono antichissime. Uno dei riti più antichi è lo “Ndondaro”, rumoroso corteo di gente vestita da contadino o combattente che percorre le vie della città cantando e suonando strumenti improvvisati. “Ndondaro” è un termine dialettale legato al movimento dell’altalena.
Nel pomeriggio del lunedì grasso si svolge l’estrema unzione del Carnevale, parodia di un vero e proprio rito liturgico, con tanto di chierichetti e di preti.
Nel  pomeriggio del martedì grasso si può assistere al funerale di re Carnevale: la sua bara viene accompagnata dalla moglie, che piangendo ne descrive le virtù, e da un corteo di donne che intonano canti raccapriccianti urlando in senso di disperazione. Alla fine della processione si dà fuoco al fantoccio che rappresenta il Carnevale.


                                                    
IL CARNEVALE NEL MONDO

Il Carnevale di Nizza

Ogni anno la città provenzale, meta di numerosissimi turisti, è caratterizzata da bellissime sfilate di carri e di maschere e soprattutto dalle caratteristiche “battaglie di fiori” che si svolgono nei giardini Alberto I, tutti i giorni, escluso il sabato. Nello stesso periodo al Palais des Expositions si tiene la festa della birra, con musiche e canti tirolesi. Il giorno di martedì grasso ha luogo l’imponente sfilata conclusiva che inizia nel primo pomeriggio e continua fino a tarda notte, quando il rogo di Re Carnevale, il grande spettacolo di fuochi d’artificio e il veglione all’Hotel Plaza concludono la festa.

Il Carnevale in Germania

In Germania, particolarmente caratteristico è il Carnevale di Colonia che inizia il giorno 11 novembre alle ore 11 e 11 minuti esatti, con la nomina del Principe, del Fante e della Vergine, i tre personaggi principali delle feste. Solo il giovedì grasso essi però scenderanno tra il pubblico a dare il via alle celebrazioni. Questa giornata è interamente dedicata alle donne, presenti sui balconi, per strada, negli uffici e nei negozi e che prendono in mano il comando della città e dell’uomo. Mascherate, catturano i loro compagni, considerati per l’occasione veri e propri nemici e tagliano loro la cravatta in segno di dominio.

Il Carnevale in Grecia

Il Carnevale greco si svolge sull’isola di Patrasso, dura tre settimane ed è caratterizzato da sfilate floreali e sontuosi balli in maschera. Caratteristiche sono le battaglie della cioccolata: alcune ragazze in costume, sopra cocchi decorati con fiori, gettano sul pubblico petali e dolci al suono della musica della banda. La maschera principale è il “domino nero”, ampio mantello con cappuccio, proveniente dal Carnevale di Venezia, città da cui venivano importate le sete nere per i costumi. La sera del venerdì grasso ha luogo nel teatro municipale il primo ballo del “domino nero”, al quale le donne si recano da sole, indossando maschere e guanti neri; gli uomini invece portano il costume tradizionale chiamato “tudexos”. Una seconda edizione del grande ballo si svolge la sera della domenica e chiude la festa.

Ad Atene, invece, vengono organizzati finti cortei nuziali dove, oltre agli sposi e agli invitati,vi sono il diavolo e l'uomo di cenere. Quest'ultimo ha il compito di difendere il proprio gruppo gettando sugli altri delle manciate... di cenere. Il banchetto é a base di galactobureko, i caratteristici dolcetti al latte. Infatti gli ortodossi rispettano la settimana del formaggio e l'ultima di Carnevale, durante la quale non possono assolutamente mangiare carne ma soltanto pesce.

Il Carnevale in Brasile


Bahia, stato del Brasile orientale, e la città di Rio de Janeiro si contendono l’onore di essere stati il luogo di nascita del Carnevale brasiliano: la leggenda narra che sia nato a Bahia ed in seguito sia stato trasportato a Rio. La sua origine è comunque legata ad antichissime tradizioni del luogo e solo in seguito sono stati inseriti i carri allegorici, le maschere che lanciano fiori, i cortei, come in Europa. Il Carnevale brasiliano è altamente coreografico e basato sulla musica e sulla danza del samba, eseguita da gruppi di maschere. Per poterlo ammirare si affittano i balconi delle abitazioni che si trovano attorno al Sambadromo, lo stadio più grande della città, che viene poi aperto per far confluire i carri e le centinaia di migliaia di partecipanti sulla spiaggia di Copacabana. Purtroppo il grande afflusso di persone crea ogni anno vittime ed incidenti, con morti e feriti sbattuti in mezzo alla folla, calpestati e spintonati dalle orde urlanti in festa.


A Salvador de Bahia le manifestazioni iniziano con una musica che risuona per le strade, amplificata da altoparlanti montati su camion. È il segnale atteso da tutti: una massa di persone si riversa nelle vie e balla dalle nove di mattina alle nove di sera al ritmo di samba accompagnata dal “trios électrico”, una specie di orchestrina viaggiante, dove lo strumento principale è costituito dalla chitarra elettrica. La musica può venire eseguita anche dalle “batucadas”, pure queste orchestre ambulanti che si rifanno alle musiche della tradizione africana con i loro tamburi e campanelli a percussione. Vengono ballati anche la “capoeria”, danza di origine angolana, e il “frevo”, simile alla polka.



                              MASCHERE

P U L C I N E L L A

Figura buffa e goffa; un gran naso, mascherina nera, gobba, cappello a punta, camiciotto e pantaloni bianchi.  E’ una delle maschere italiane più famose ed originaria di Napoli: anche il suo nome sembra che derivi dal napoletano “polene” (pulce) oppure “piccolo pulcino”. Sfacciato, pazzerello, chiacchierone, e’ la rappresentazione vivente dell’ozio a favore del mangiare e del buon vino.  Pur ricevendo spesso sonore bastonate, egli riesce simpatico anche ai potenti che prende in giro e inganna con amabile furbizia.  cioe’ “piccolo pulcino”. 

A R L E C C H I N O

Il nome deriverebbe dal francese antico Hellequin, diavolo buffo delle leggende medievali e originario di Bergamo.  Nel XVI secolo divenne la maschera piu’ popolare del Teatro dell’Arte italiano e all’abito multicolore che ricorda l’arcobaleno aggiunse una maschera nera sul viso, un cappello bianco, una borsa di cuoio legata alla cintura e una spatola di legno (batocio).  Agli inizi interpretava il servo lazzarone e truffaldino, cinico e senza scrupoli.  In seguito, soprattutto con Carlo Goldoni, si trasformo’ nel popolano malizioso ma in fondo onesto e sensato.  La sua compagna e’ Colombina.

C O L O M B I N A

L’unica maschera femminile presente a fianco di tanti personaggi maschili e’ Colombina , la furba servetta.  E’ vivace, graziosa e parla veneziano.  E’ molto affezionata alla sua signora, altrettanto giovane e graziosa, Rosaura, e pur di renderla felice e’ disposta a combinare imbrogli su imbrogli.  Con i padroni vecchi e brontoloni va poco d’ accordo e schiaffeggia senza misericordia chi osa importunarla mancandole di rispetto.  Abitualmente non porta la maschera e indossa una cuffia e un vestito a strisce bianche e blu che spiccano sulla gonna blu e sulle calze rosse con il grembiule da casalinga.

D O T T O R    B A L A N Z O N E

Il Dottor Balanzone e’ un costume tipico di Bologna; e’ una maschera che rappresenta un personaggio pedante e brontolone; spesso parla tanto e non conclude niente, ma e’ anche dotto e sapiente.  In testa ha un cappello nero a larghe falde; indossa una toga lunga e nera, il panciotto e i pantaloni neri.  Molto spesso tiene un libro sotto il braccio e parla senza rendersi conto delle colossali baggianate che dice.

P A N T A L O N E

E’ una maschera veneziana e veste con un camicione e una calzamaglia rossi ed un mantello nero.  Porta una maschera in faccia e una cinta alla vita ed è il classico vecchio brontolone e testardo.  Spende poco, e’ attaccato al suo denaro e si lamenta sempre.  In gioventù era un ricco mercante ed ebbe in un primo tempo il nome di Magnifico, assumendo poi quello di Pantalone de’ Bisognosi.

G I A N D U I A

Gianduia e’ la maschera torinese e nasce ad opera di un burattinaio che aveva un enorme successo con il suo burattino, un contadino simpatico, arguto e furbo, Gioan d’la douja, cosi’ chiamato perche’ in qualunque osteria entrasse chiedeva un boccale di vino (douja, in dialetto piemontese).E’ quindi un galantuomo, di carattere allegro ed aperto, ama la buona tavola ed e’ sempre presente nelle feste popolari torinesi, dove non manca neppure la sua fedele compagna Giacometta, con la quale, nei giorni di carnevale, gira su una carrozza di gala e va a fare visita ad ospedali, ospizi e ad ossequiare le autorita’ cittadine.

I dolci più famosi sono i fiocchetti, le castagnole alla crema, le frittelle e gli struffoli, con varianti diverse da una regione all’altra.

                                                                                      

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Pubblicato in Comunicati stampa

        

                Il Premio Internazionale Mare Nostrum 10a Ed. 2020 ed il Premio Maria Celeste Celi 9a Ed. portano sullo Stretto numerosi Premi: primo Premio Pittura ad Anna Napoli, originaria di Castel di Lucio (Me), Primo Premio per la poesia in Lingua Siciliana Giovanni Malambrì, Natale Cutrupi, Reggio Calabria, Primo Premio Celi per il dialetto, Francesco Schirò, per la poesia in lingua italiana Giancarla Oteri, Angela Ristagno, Gaetano Camarda, Giulia Sidoti e Morena Meoni, per i racconti Rosetta Lo Vano ed inoltre Elvira Popolo, Premio Stilista Speciale e Gianfranco di Natale, Premio Speciale in qualità di ritrattista ed ancora il fotografo Filippo Puglia, tutti premi che sono andati, numerosi, ad esponenti pittori, poeti, fotografi e giornalisti dello Stretto come Alfredo Anselmo di Barcellona Pozzo di Gotto, Me.

La Giuria Premio Celi, autorevole, era formata dal docente universitario Giuseppe Amoroso su delega di Maria Teresa Prestigiacomo, critico e presidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti e dai seguenti componenti: Maria Celeste Celi Cesira Celi Anna Maria Celi Giuseppe Ruggeri e segretario , senza diritto a voto Gennaro Galdi vicepresidente dell’Accademia. Il Premio Mare Nostrum Mediterraneo annoverava, Presidente Maria Teresa Prestigiacomo, componenti: docente universitaria Ella Imbalzano, Nunzio Marotta, Maria Di Giorgi, Maria Camardi, Rocco Papandrea, Riccardo Marino, Pippo Manuli, Fortunato Chiesini, Franco Camardi, Maria Russo, Ada Arena, Gennaro Galdi, segretario, senza diritto a voto.

Il Premio Celi, dedicato alla compianta poetessa fondatrice della Casa Famiglia di Via XXIV Maggio, Premio denominato Occhio di mare è stato conseguito dai seguenti poeti: per la poesia in Lingua Italiana:Danilo Carciolo, con la poesia Tu che raccogli l’ombra, Poesia dialettale : Natale Cutrupi con Chi mi sta succirendu; menzione d’onore al catanese Sandro Barbuscia con La chiamavano Maria Celeste; menzioni speciali a Gaetano Camarda, alla studentessa del Liceo Maurolòico Federica Giordano con In te e Solo gli occhi. Per la sezione Poesia del Premio Mare Nostrum Mediterraneo, per la poesia dialettale: Primo premio a Giovanni Malambrì con ‘A Musica du’ mari; Angelo Abbate ‘A pietà du’ mari a Francesco Schirò con Nonnu ie’ niputi du’ mari ‘nghiuttuti, Pinella Privitera con Fermare un po’ il progresso; Poesia in Lingua Italiana: Primo premio a modicano Giuseppe Macauda con Marina Deserta; A Filomena Domini ( di Eboli)con Portami al mare; ad Elisabetta Ternullo( di Siracusa) con Stelle di Sale, menzioni speciali a Giovanni Malambrì , menzione speciale per Paola Cozzubbo di Giarre con Meraviglioso mare; Morena Meoni ( di Milano, messinese d’adozione) con Tramonto, Angela Ristagno Cristani medaglia speciale per Colori del mare di Agosto; Alice Cavarra segnalazione giovani emergenti per il mio mare; Antonella Tornello, catanese, con Un angelo in riva al mare, la catanese Angela Bono con mediterraneo, Giulia Maria Sidoti di Barcellona con A Castroreale, Giancarla Oteri con la poesia Mare, Marcella Vasta, di Catania con Volare, Grazia Dottore con il risveglio dell’Etna. La sezione Pittura: Primo premio Anna Napoli, con C’è chi parte e c’è chi resta, Secondo a Carmelo Crea, Roma, Terzo Premio a Nadia Martorano, terzo ex aequo con Massimo Monteforte. Menzioni Speciali a Paola Pietrafitta, Augusto Arrotta, Angela Oddo, Francesco Grillo di Milazzo. Per la sez. Fotografia: Primo premio a Filippo Puglia con Le Isole del vento, Secondo premio a Paolo Pellegrino Gatti in un borgo antico, terzo ex aequo a Roberto Cella ed alla romena Monica Mihaela Radu: Menzioni speciali al messinese Enrico Pastura, alla calabrese Mariel ( Lileana Coppolino)

Per i Racconti: Primo premio a Enzo Siviero con Neve sul corno d’oro, Secondo premio ad Antonio Micalizio; terzo Premio a Rosetta lo vano

menzione speciale a Loredana Aimi                                        

Premio giornalistico a Enzo Siviero con l’articolo               Il Ponte sullo Stretto di Messina per un nuovo Rinascimento Mediterraneo

Secondo Premio ad Alfredo Anselmo con Mare d'amare e non... da morire. (Joseph). Prossimo Bando dell’Accademia Euromenditerranea delle Arti Pace e Spiritualità scadenza 30 aprile 2021. Per info: contattare gennaro galdi facebook.

Pubblicato in Comunicati stampa
Giovedì, 28 Gennaio 2021 08:28

Carmelo Crea

FANCIULLE E FARFALLEFANCIULLE E FARFALLE

 

GIOCHI DI PALME E DI FIORI

GIOCHI DI PALME E DI FIORI

LA VIOLINISTA TRA MUSICA E ROSE                                                LA VIOLINISTA, TRA MUSICA  E ROSE                             

BIOGRAFIA

CARMELO CREA, pittore e ceramista, è nato a Roma con origini calabresi. Conseguita la maturità scientifica, entra all'Accademia Aeronautica e diventa Ufficiale pilota. Dopo alcuni anni lascia l'Aeronautica Militare, e viene assunto dalla compagnia aerea Alitalia come pilota di linea.

All'Accademia di Belle Arti (Roma) frequenta la Scuola libera del nudo, si diploma in pittura e incisione, e segue dei corsi di scultura.

Abbandona infine l'attività di volo - dopo trent'anni e undicimila ore volate - per dedicarsi esclusivamente alla pittura e alla ceramica. Dal 2016 si dedica esclusivamente all’Arte digitale.

Ha al suo attivo numerose mostre, personali e collettive (v. sito). E' presente in Cataloghi ufficiali, riviste del settore e Annuari d'Arte contemporanea. Nel campo della ceramica è specializzato nella realizzazione di stemmi araldici in terracotta ad altorilievo, con smalti colorati, oro, argento e madreperla. Essi, di varie dimensioni e notevole valenza artistica (esempio concreto di arte applicata), figurano presso Ministeri, Alti comandi, Sale consiliari e collezioni private. Alcuni sono esposti al pubblico nel Museo storico dell'Aeronautica Militare a Vigna di Valle (Roma), nel Museo storico della Guardia di Finanza a Roma, e nel Museo dei Ricordi all'Aeroporto militare di Ciampino (Roma). Di lui si è interessata, dal 2021, la Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo , critico e giornalista, direttore responsabile della Rivista Red Carpet Magazine, cartacea e on line, sino al settembre 2020 e Direttrice Arte e Cinema della stessa rivista , a tutt’oggi; l’interesse è nato dal Premio conquistato dall’artista al Concorso Nazionale Mare Nostrum Mediterraneo, nel dicembre 2020, Premio indetto dall’Accademia Euromediterranea delle Arti.

Maggiori dettagli biografici nel suo sito:

                                   WWW.CARMELOCREA.IT

 

Carmelo Crea

Linee critiche

By Maria Teresa Prestigiacomo#

L’artista Carmelo Crea sembra raccontare, attraverso l’innovativa tecnica della Digital Art, storie per ragazzi, attraverso segni apparentemente pregnanti di una sorta di naiveté, ma, in realtà esse nascondono, come tra le righe del libro apparentemente per ragazzi, de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Excupéry, delle storie create con la più recente tecnologia, ma esprimendo nello stesso tempo, profondi contenuti. Brillanti cromìe (che contrastano il grigiore esistenziale) e la voglia di “volare alto” con la fantasia, cromaticamente, sono le caratteristiche di Carmelo Crea.

Una sorta di allegoria esprimono le sue opere: così come nella vita, il lavoro di Pilota Militare e poi Civile portava verso il cielo, in una sorta di apparente distacco dalle ingiustizie della terra, allo stesso modo, le opere di Crea ci trascinano verso il Cielo e ci invitano a sognare ed a perderci nelle sue storie fantastiche, in cui anche una sensuale e procace Colombina fa l’amore, da protagonista, sulla scena, sull’erba, con Arlecchino. Non a caso, scorgo, complice delle storie narrate da Carmelo, una Venezia, incantata nel tempo e nello spazio, una Venezia sognante che, più di una volta, è fonte d’ispirazione del brillante artista che non dimentichiamoci, approda alla Digital Art, dopo avere percorso diversi steps con la pittura tradizionale, la ceramica, la scultura.

Tornando alla Digital Art, essa, a mio avviso, per Carmelo Crea, appare come una metafora di vita: è un invito a guardare la vita con i suoi stessi occhi “onirici” di bambino. Infine, nelle opere dell’artista, non possiamo non notare l’ironia, il divertissement, quasi francese; in conclusione, in tutte le sue opere, sicuramente, scopriamo la gioia del vivere intensamente la vita, quella gioia di un uomo che, nonostante abbia superato, da un pezzo, il mezzo secolo della sua esistenza, riesce ancora a guardare il mondo con purezza e candore straordinari, esprimendosi con la sua arte, con la freschezza di un adolescente, anzi di un bambino, folgorato dallo stupore del mondo, della natura, dell’amore.

Immagino che lo scrittore Antoine de Saint-Excupéry, dalla parte di Carmelo Crea, avrebbe scritto così:” Dedico questa pittura digitale a quel bambino che è stato anche un adulto. Tutti gli adulti sono stati bambini una volta, ma pochi se ne ricordano”.

#Maria Teresa Prestigiacomo, già docente Istruzione Superiore, critico d’arte e giornalista, direttore responsabile della rivista del Lusso cartacea ed on line Red Carpet Magazine sino al mese di Settembre 2020; da Ottobre 2020 è direttore Arte e Cinema per la stessa rivista, italiano, inglese, redazione Parigi, Lugano, New York; è presidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti; General Manager per la organizzazione eventi in Italia, in Europa, Hammamet, Dubai ( 20 Ottobre 2021).  

                                                                             Carmelo Crea

                                                                     MOSTRE PERSONALI

2014 - Galleria IL COLLEZIONISTA - Roma

2009 -       “       IL CANOVACCIO        “

2006 -       “                     “                     “

1994 -   Convegno Studi della   Confederazione Italiana Lavoratori Artigianato – Rocca di Papa (Roma)

   “    - Sala convegni Don Gnocchi – Roma

“     - Galleria FORUM INTERART - Roma

                                                             MOSTRE COLLETTIVE

Tra le più importanti, ricordiamo:I

2014 – 1a Biennale d’Arte – Principato di Monaco

2013 – 1a Biennale per le Arti visive OSCAR DELL’ARTE - Montecarlo

2010 – 1° TROFEO CALCATA – 1° classificato sezione scultura - Calcata (Viterbo)

2020- TROFEO SEZIONE PITTURA 2° classificato Premio Mare Nostrum , Accademia Euromediterranea     delle Arti Messina

Per info sulle opere dell’artista, telefonare al numero+393427634086 WatsApp messages h 24 e +393396388666 Dr Galdi. Ricordiamo il sito dell’artista www.carmelocrea.it

Pubblicato in Collettiva di Pittura

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma. Abbiamo conosciuto il pittore Carmelo Crea, a Roma e sono rimasta folgorata dalla freschezza della sua pittura, Digital Art. Pertanto, esprimo il mio compiacimento per la scelta, da parte dell’artista, di potersi annoverare tra i nostri pittori e scultori della Galleria del sito Giornale, affiancandosi. così, ad artisti del calibro di DRO (Ornella De Rosa) del maestro Napolitano e del maestro sardo Carta, della francese Blanchet, delle siciliane Napoli e Nicosia etc etc… Per conoscere maggiormente l’artista, vi invito a visitare il sito che reca il suo nome e cognome e la Biografia, le principali Mostre e alcune delle sue opere, inserite nella Galleria d’arte web. Riporto in seno a questo articolo di presentazione anche le linee critiche da me redatte per l’artista romano d’adozione, (calabrese d’origine) ex Pilota d’Aeronautica Militare e poi Civile.

“L’artista Carmelo Crea sembra raccontare, attraverso l’innovativa tecnica della Digital Art, storie per ragazzi, attraverso segni apparentemente pregnanti di una sorta di naiveté, ma, in realtà esse nascondono, come tra le righe del libro apparentemente per ragazzi, de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Excupéry, delle storie create con la più recente tecnologia, ma esprimendo nello stesso tempo, profondi contenuti. Brillanti cromìe (che contrastano il grigiore esistenziale) e la voglia di “volare alto” con la fantasia, cromaticamente, sono le caratteristiche di Carmelo Crea.

Le sue opere esprimono una sorta di allegoria: così come nella vita, il lavoro di Pilota Militare e poi Civile portava verso il cielo, in una sorta di apparente distacco dalle ingiustizie della terra, allo stesso modo, le opere di Crea ci trascinano verso il Cielo e ci invitano a sognare ed a perderci nelle sue storie fantastiche, in cui anche una sensuale e procace Colombina fa l’amore, da protagonista, sulla scena, sull’erba, con Arlecchino. Non a caso, scorgo, complice delle storie narrate da Carmelo, una Venezia, incantata nel tempo e nello spazio, una Venezia sognante che, più di una volta, è fonte d’ispirazione del brillante artista che non dimentichiamoci, approda alla Digital Art, dopo avere percorso diversi steps con la pittura tradizionale, la ceramica, la scultura.

Tornando alla Digital Art, essa, a mio avviso, per Carmelo Crea, appare come una metafora di vita: è un invito a guardare la vita con i suoi stessi occhi “onirici” di bambino. Infine, nelle opere dell’artista, non possiamo non notare l’ironia, il divertissement, quasi francese; in conclusione, in tutte le sue opere, sicuramente, scopriamo la gioia del vivere intensamente la vita, quella gioia di un uomo che, nonostante abbia superato, da un pezzo, il mezzo secolo della sua esistenza, riesce ancora a guardare il mondo con purezza e candore straordinari, esprimendosi con la sua arte, con la freschezza di un adolescente, anzi di un bambino, folgorato dallo stupore del mondo, della natura, dell’amore.

LA VIOLINISTA TRA MUSICA E ROSE

Immagino che lo scrittore Antoine de Saint-Excupéry, dalla parte di Carmelo Crea, avrebbe scritto così:” Dedico questa pittura digitale a quel bambino che è stato anche un adulto. Tutti gli adulti sono stati bambini una volta, ma pochi se ne ricordano”.#Maria Teresa Prestigiacomo, già docente Istruzione Superiore, critico d’arte e giornalista, direttore responsabile della rivista del Lusso cartacea ed on line Red Carpet Magazine sino al mese di Settembre 2020; da Ottobre 2020 è direttore Arte e Cinema per la stessa rivista, italiano, inglese, redazione Parigi, Lugano, New York; è presidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti; General Manager per la organizzazione eventi in Italia, in Europa, Hammamet, Dubai ( 20 Ottobre 2021).    

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Trasmettiamo l'intero ricco programma relativo alla Giornata delle'Eurovisioni 29 Gennaio 2021. arrivata alla trentaquattresima edizione

 

Eurovisioni

XXXIV edizione

La trasformazione dello Spazio pubblico europeo della comunicazione in uno spazio virtuale e le sue conseguenze nei rapporti fra media e cittadini

Venerdì 29 gennaio 2021

GIORNATA INTERNAZIONALE

Dalle ore 9:00 alle 18 in diretta streaming dalla Sala Arazzi della RAI

Sui canali ufficiali FB e YouTube di Eurovisioni

https://www.facebook.com/eurovisioni.fest

e

https://www.youtube.com/channel/UCLKx05kLT607Uc8Dow5ao-Q

Seconda puntata, sempre online a causa dell’emergenza Covid, di Eurovisioni XXXIV, la manifestazione che dal 1987 anni tende a favorire incontri e sviluppi tra i professionisti del settore audiovisivo, le istituzioni e le aziende in Europa. Quest’anno la tematica sarà incentrata proprio sul virtuale ed avrà per tema lo spazio della comunicazione nel suo rapporto tra media e fruitori.

Dopo la prima sessione italiana, svoltasi lo scorso 18 dicembre, venerdi 29 gennaio 2021 si svolgerà la classica giornata internazionale in collaborazione con AGCOM (sessione 2 - 11.30-14), ma anche con Articolo 21 e Ministero dell’Istruzione (sessione 1 - 9.00-11.00) e con Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo (sessione 3 – 16:00-18:00)..

Mai come questa volta – afferma Michel Boyon, presidente di “Eurovisioni” - le dimensioni locale e globale si sono confrontate, mischiate, sovrapposte e spesso contrapposte. Lo spazio fisico, reso quasi superfluo negli ultimi anni dal superamento delle barriere provocato dal digitale, ha ritrovato le sue prerogative: le frontiere sono di nuovo diventate qualcosa di tangibile, i “cittadini del mondo” di ieri si sono riscoperti in questi mesi “sudditi” di un sindaco, di un governatore di regione, di un governo centrale, di un’Europa distante ma ridiventata vicina grazie all’acquisto centralizzato di vaccini ed al next generation Europe.

Abbiamo pensato cosi di analizzare e confrontare la situazione di spiazzamento nella quale si sono ritrovati i media tradizionali, legati ad uno spazio fisico e a specifiche frontiere linguistiche e fisiche, mentre intorno prendeva piede un nuovo spazio virtuale sempre più forte ed invasivo, basato sui social media e su poche piattaforme globali (nessuna di loro europea). In questo panorama che si è forzatamente generato, l’Europa si appresta a reagire con la sua proposta di DSA (Digital Service Act) appena presentata e destinata a sostituire la vecchia direttiva “Commercio Elettronico”, condannata da tre pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea.

La giornata internazionale si articola in tre differenti sessioni.

La prima, dalle 9 alle 11, organizzata con Articolo 21 e con il Ministero dell’Educazione, sarà consacrata al lancio del concorso per le scuole su come cambiare l’art. 34 della costituzione, quello sul diritto allo studio ed all’educazione.

Dalle 11.30 alle 14, nella seconda sessione organizzata in collaborazione con AGCOM,  si discuterà di DSA e DMA, i due provvedimenti regolatori dell’Unione Europea che mirano a regolamentare il mercato dei servizi digitali e quindi anche i social media e le piattaforme Internet.

Dalle 16 alle 18, infine, ci sarà la sessione in collaborazione con il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo che presenterà la video inchiesta “Ladri di dati”, vincitrice dell’ultima edizione, dedicata ai furti e agli attacchi informatici subiti da ospedali ed aziende farmaceutiche durante la pandemia, di cui gli autori Federico Marconi e Giorgio Saracino discuteranno con Sigfrido Ranucci di "Report".

Il clou della giornata internazionale (con interpretazione in inglese, francese ed italiano) sarà la sessione 2 dal titolo: “L’attività delle piattaforme tra DSA e direttiva SMAV. La frontiera di una nuova regolazione?”. Sarà  aperta dal Presidente della RAI, Marcello Foa, da quello dell’AGCOM, Giacomo Lasorella e da Michel Boyon di Eurovisioni. Vedrà come Key Note speaker Roberto Viola, direttore generale della DG Connect della Commissione europea (che illustrerà le nuove proposte di regolazione). Nel dibattito che seguirà la presentazione di Viola saranno presenti le autorità di regolazione francesi, europee ed italiane, oltre che il prof. Pollicino, Franco Siddi di confindustria Radio TV ed altri esponenti dell’industria dei media. A chiudere le conclusioni di AGCOM e del Presidente dell’Autorità francese delle comunicazioni (CSA), Roch Olivier Maistre.

Un pacchetto di tre eventi che hanno un unico focus: come istituzioni e cittadini comunicano fra di loro in tempo di crisi in uno spazio pubblico che non è piu quello del mondo reale, ma che è diventato uno spazio virtuale dove frontiere linguistiche, modelli economici e sistemi di regole tendono a confondersi ed a perdere di senso. Uno spazio in cui, forse, solo una nuova missione di servizio pubblico ed un nuovo contratto fra media, istituzioni e cittadini possono creare un nuovo senso comune.

A seguire in diretta sulla pagina FB ufficiale e sul canale YouTube di Eurovisioni 

PROMEMORIA:

Nella giornata italiana del 18 dicembre,  invece, si è discusso invece esclusivamente di argomenti legati al panorama italiano, grazie alla collaborazione con Infocivica, Movimento Europeo, Università Roma Tre e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. La registrazione della diretta è disponibile sul sito di eurovisioni all’indirizzo: http://www.eurovisioni.it/video-giornata-italiana/

In collaborazione con Infocivica e Key4Biz è stato organizzato un dibattito sulla dimensione europea della comunicazione, poi sulla riforma dei media e infine sul ruolo delle reti di telecomunicazione, con la presentazione del numero zero della rivista “Democrazia futura” di Infocivica.

In materia di comunicazione europea e nazionale in tempi di pandemia, si è svolto un seminario congiunto di ComPubblica e Movimento europeo; sul ruolo del cinema nella narrazione degli eventi sociali, si sono invece incontrati in rete illustri esponenti di AAMOD e Università Roma Tre per parlare dell’esperienza quadriennale “Il Progetto e le Forme di un Cinema Politico” e ricordare la funzione del cinema nella storia e nei confronti socio-politici, materia congiunta di riflessione di Eurovisioni fin dalla sua fondazione.

Gli organizzatori di “Eurovisioni” desiderano ringraziare i tradizionali partners (Eutelsat, RAI, AGCOM, France Télévisions, CSA, RTBF, ecc.) che hanno confermato il loro sostegno ed appoggio in un anno cosi difficile.

Testo alternativo

EUROVISIONI XXXIV - GIORNATA INTERNAZIONALE – IL PROGRAMMA

Il programma è in continuo aggiornamento. Per la versione aggiornata del programma consultare il Link http://www.eurovisioni.it/programma-giornata-internazionale-2020-2021 sul sito: www.eurovisioni.it

MATTINA

IN COOPERAZIONE CON ARTICOLO 21
9:00 Presentazione del concorso per le scuole di Articolo 21 e Ministero dell’Istruzione sul diritto all’istruzione e alla conoscenza: “Rileggiamo l’articolo 34 della Costituzione”
COORDINATORE:
Renato Parascandolo
INTERVERRANNO:
Ministero dell’Istruzione - Giovanna Boda Silvia Costa*, Giuseppe Giulietti, Gino Roncaglia, Lucio Russo, Gustavo Zagrebelsky - membri giuria.
Gli studenti delle scuole aderenti al concorso

IN COOPERAZIONE CON AGCOM
con interpretazione simultanea FRA-ING-ITA
zoom.us/webinar/register/WN_L7Nl7xNhQROmtfM4uhnOyw

L’attività delle piattaforme tra DSA e direttiva SMAV. La frontiera di una nuova regolazione?
11:30 MODERATORE:
Duilio Giammaria (RAI)
SALUTI:
Marcello Foa, Presidente RAI
Michel Boyon, Presidente Eurovisioni

Giacomo Lasorella, Presidente AGCOM, David Bertolotti,

David Bertolotti, Eutelsat

KEY NOTE SPEECH:
Roberto Viola, Direttore Generale DG CONNECT Commissione Europea

» Panel di discussione

PARTECIPANTI:

Laura Aria, Commissario AGCOM

Johan Keetelaar, Facebook

Michèle Leridon, Commissario CSA

Oreste Pollicino, Università Bocconi

Tobias Schmid, Presidente ERGA

Franco Siddi, Presidente Confindustria Radio TV

Rappresentante TV pubbliche*
CONCLUSIONI:
Giacomo Lasorella, Presidente AGCOM

Roch Olivier Maistre, Presidente CSA

SALUTI FINALI:
Luca Bergamo, ex Vicesindaco Comune Roma

Sam Stourdzé, Direttore Villa Medici

***

POMERIGGIO

IN COOPERAZIONE CON PREMIO ROBERTO MORRIONE PER IL GIORNALISMO INVESTIGATIVO

16:00 Presentazione video inchiesta "Ladri di dati", vincitrice 9° edizione
COORDINATORE:
Giovanni Celsi, presidente ass. Amici di Roberto Morrione
MODERATRICE:
Celia Guimaraes – Rainews24

PARTECIPANTI:
Federico Marconi e Giorgio Saracino, autori

Giorgio Mottola, tutor
Sigfrido Ranucci - Report


a seguire proiezione del video vincitore

IN SALA ARAZZI - COORDINATORE DI PROGRAMMA:
Giacomo Mazzone, SG Eurovisioni

EUROVISIONI

Presidente: Michel Boyon

Segretario Generale: Giacomo Mazzone

L.go Antonelli, 2 – 00145 Roma,

tel +39 06 59606372 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

web site www.eurovisioni.it

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

http://www.elisabettacastiglioni.it/

EUROVISIONI

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente: Michel Boyon

Comitato di Presidenza: Michel Azibert - Eutelsat, Luciana Castellina - Eurovisioni, UER, Sam Stourdzé - Académie de France à Rome, Bernard Miyet - Eurovisioni, Stefano Rolando - IULM, Krzysztof Zanussi - Film Studio TOR

Membro Onorario: Giuliano Berretta

Segretario Generale: Giacomo Mazzone

Membri 2020:

Sebestyen Terdik Accademia d’Ungheria ‐ Romano Fattorossi AIACE‐INVIDEO – * ANICA ‐ Hans‐Martin Schmidt ARD - Bruno Patino ARTE France ‐ Renato Parascandolo Articolo 21 - * Azienda Speciale PalaExpo‐ Helen Keefe BBC ‐ Marcello Foti Centro Sperimentale di Cinematografia ‐ Georges Dupont CICT/UNESCO – Luca Bergamo Comune di Roma ‐ Franco Siddi Confindustria Radio - TV Pier Virgilio Dastoli Consiglio Italiano del Movimento Europeo – Claudio Cappon COPEAM – Teresa Guitart Corporación Catalana de Mitijans Audiovisuals (CCMA) ‐ * EGTA – Jordi Bosch Endemol - Johan‐Dietrich Woerner ESA – Jacques Braun, Enzo Ciarravano, Enzo Cheli, Michèle Cotta, Dominique Detain, Jean Noël Dibie, Martin Even, Paolo Lutteri, Bernard Miyet, DanielPsenny, Jean Réveillon, Gaetano Stucchi, Anna Maria Tarantola, Roberto Zaccaria A.C.Eurovisioni ‐ Guy Daleiden Film Fund Luxembourg – Corrado Rovesti Fondazione Technomeeting - Eric Scherer France Télévisions – * INA ‐ * Instituto Cervantes Rome ; Jean Stock - Luxe TV - Alain Modot Media Consulting Group ‐ André Lange Medart ‐ Maria Pia Rossignaud OsservatorioTuttiMedia – Simona Martorelli RAI ‐ Jean Paul Philippot RTBF –* RTVE ‐ Gaetano Blandini SIAE –Erik Lambert The Silver Lining Project – Olivier Zegna Rata SPI - Marco Maria Gazzano Università degli Studi di Roma Tre ‐ Gianpiero Gamaleri Università Telematica Internazionale UniNettuno ‐ Joao Correa World Cinema Alliance - Frank DieterFreiling ZDF

Osservatori:

Ezio Bussoletti Agenzia Spaziale Italiana - * Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ‐ * Rappresentanza in Italia, Commissione Europea - Gabriella Battaini Dragoni Consiglio d’Europa – Jean François Mary CSA ‐ * Embajada de España, Roma ‐ * EURIMAGES Conseil de l’Europe ‐ * ICCROM – * ICAA Instituto de la Cinematografia y de las artes audiovisuales – Pierre Cyrille - Direction de la cooperation culturelle, universitaire et de la recherche, Ministère des Affaires Etrangères et du developpement international – * Direction générale des médias et des industries culturelles, Ministère de la Culture et de la Communication ‐ - Maria Giuseppina Troccoli Direzione Generale per il cinema, Ministero per i beni e le attività culturali ‐ Susanne NikoltchevObservatoire Européen de l’Audiovisuel ‐*- Regione Lazio ‐ * Université La Sorbonne

IN COLLABORAZIONE CON/

Istituzioni: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, Ambasciata di Francia Comune di Roma – Assessorato alla Crescita Culturale , AGCOM, EBU - UER, Università di Roma Tre Organismi e Imprese: EUTELSAT, Fondazione Tecno Italia, RAI Radiotelevisione Italiana (Direzioni Relazioni Internazionali, Direzione Relazioni Istituzionali, Servizi Impianti Speciali), France Télévisions, Film Fund Luxembourg, Osservatorio TuttiMedia, RTBF, Confindustria Radio TV .Eurovisioni XXXIV in forma tutta virtuale è stata resa possibile dalla collaborazione di RAI Impianti Speciali (Andrea Pucciarmati, Mauro Salvucci) e del team di RAI Relazioni Internazionali (Micaela Panella, Alessandra Ponzo). E dal supporto di Simona Di Pietro (webmaster Eurovisioni) e dei partners Raffaele Barberio e Luigi Garofalo (Key4Biz), Matteo Caslin (Movimento Europeo), Francesco Cavalli, Mara Filippi, Giovanni Celsi (Premio Morrione), ecc.

GIORNATA INTERNAZIONALE IN COLLABORAZIONE CON AGCOM, ARTICOLO 21, PREMIO MORRIONE

GIORNATA ITALIANA IN COLLABORAZIONE CON INFOCIVICA, AAMOD, ComPubblica e Movimento Europeo – capitolo italiano

NB: a causa della particolare situazione sanitaria di quest’anno non sono stati chiesti i tradizionali patrocini, non sono stati utilizzati gli abituali spazi del festival e non si è svolta la tradizionale rassegna di Cinema di Servizio Pubblico.

Si ringraziano i partners abituali per aver comunque espresso la loro disponibilità.

PRODUZIONE E ORGANIZZAZIONE

Videoplay AC Loredana Ciccarelli per A.C. Eurovisioni Segreteria Organizzativa Conferenze, Eventi e Spettacoli: Mariangela Ciccarelli, Virtual Events planning: Classe Dirigente srl / VTX Giulio Mazzone; Archivio Fotografico: Raimondo Statella; Consulente per le Relazioni con le Istituzioni: Massimo Saidel; Promozione, Social Media, Progetto Universitario e Accrediti: Martina Corsi, Maria Veronica Mennella Revisore conti: Loredana Sposaro, Federica Bianchini; Sito Web: letter.ing - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Ufficio Stampa: Elisabetta Castiglioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Comunicazione e relazioni Esterne: Elisabetta Castiglioni; Servizi Bancari: Intesa San Paolo Gianluca Puccioni.Un ringraziamento particolare alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici Gregorio VII (Adriana Bisirri), et l’Università di Roma Tre, Cattedra Cinema, arti elettroniche e intermediali.


Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Napoli. Erminia Lombardi, avvocato, napoletana, ci ricorda una triste storia accaduta ad un bambino del Vomero, a Napoli, un bimbo che sarebbe potuto essere vostro figlio o nipote o parente o amico di giochi dei vostri figli.

Simone, aveva solo 8 anni, quando dal quartiere napoletano del Vomero venne deportato prima ad Auschwitz e poi ad Amburgo e qui sottoposto a sperimentazioni pseudoscientifiche prima di essere ucciso. La sua colpa? L'origine ebraica e il vivere in Italia dove le folli leggi razziali del fascismo diedero la possibilità ai nazisti di scatenare la ‘caccia al giudeo' e la successiva deportazione nei campi di sterminio.

Il medico e criminale nazista Josef Mengele, entrando nella baracca dove erano stati riuniti i bambini, per selezionarli disse: «Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti». Sergio subito si fece avanti insieme ad altri bimbi. Una volta selezionati, furono successivamente trasferiti nel campo di concentramento di Neuengamme, presso Amburgo, dove sarebbero stati usati come cavie.

Vennero poi tutti barbaramente ammazzati a pochi giorni dalla Liberazione, nei sotterranei della scuola amburghese di Bullenhuser Damm.

Dall’inferno dei lager, tutto il nucleo familiare, tranne Sergio, riuscì a tornare a casa.

Per non dimenticare

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Nel 2019 era stata la violenta mareggiata di fine anno ad aggredire e divorare gran parte della strada di accesso alle abitazioni che si trovano lungo il litorale di contrada Marina, a Caronia, nel Messinese. Un tratto già fortemente colpito da fenomeni di erosione e, proprio per questo, inserito nel piano di recupero programmato dal governo Musumeci attraverso il “Contratto di Costa” che sta poco a poco entrando nella sua fase operativa. La situazione di oggettivo pericolo ha però spinto l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dallo stesso presidente della Regione Siciliana, ad anticipare un intervento di difesa dai flutti, responsabili anche di avere danneggiato la rete dei sottoservizi.

E così la Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce, accelerando i tempi, ha provveduto ad assegnare - mediante una procedura aperta, regolata dal criterio del minor prezzo - la realizzazione di una barriera lunga un centinaio di metri composta da una palancola in acciaio e da massi ciclopici. Costituirà, in pratica, un diaframma tra il mare e l'abitato che vi si affaccia. Ad eseguire l'opera sarà la Angelico Costruzioni, impresa di Ispica.

Ciò che a partire dal 2015 il mare ha risparmiato è oramai una esigua striscia di terra e, oltre che per le abitazioni private, il pericolo provocato dalle raffiche del vento di maestrale incombe anche su alcuni esercizi commerciali e, più in generale, sul transito veicolare e pedonale. Le struttura frangiflutti - che dovrebbe essere pronta in meno di tre mesi - servirà, dunque, a contrastare da subito le onde più impetuose in attesa che si avvii la ricostituzione della porzione di costa che oggi non c'è più.

pn/fdp


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Ufficio Stampa e Documentazione

Regione Siciliana

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